domenica 18 dicembre 2011

L'Esorciccio, dvd sbagliato

"È l'aglio di Ciccio che ti espelle! È il peperone di Satanetto che ti espelle! Tu sei colpevole di aver lanciato a Satanetto caciotta e ricotta, e verrai punita di colui che verrà a giudicare i buoni e i gran figli di mignotta!"

Quando una certa demenza produttiva e creativa si uniscono in un cast assolutamente sbagliato, una storia sconclusionata, una realizzazione povera, si ha un film che si definisce “stracult”. Cioè, più è brutto, più è stracult, cioè da avere, rivedere, sghignazzarci sopra, parlarne bene nonostante appunto è sì è un cult, ma anche piuttosto brutto. Visti col senno di poi e dopo tanti anni, i fan hanno apprezzato la follia inconsapevole e deriso alcune pretese d’autore, tanto da tirare dal nulla e dal riposo del flop assoluto alcuni titoli davvero allucinanti, che possano essere le sexy commedie italiane degli anni Settanta o i terribili “kolossal” di Renzo Martinelli o gli ultimi film di Zeffirelli e di Lina Wertmüller, i film dei Vanzina, Bombolo, e in questo contesto non possono mancare i film di Franco e Ciccio, con quei titoli così folli, le pellicole scadute, fatti con due lire, tutte smorfie, ma poi, diciamoci la verità, se passano in tv non cambiate canale no? E’ il brutto che attira. Sicuramente tra i più stracult e credo più allucinanti film mai fatti è L’Esorciccio, seconda ed ultima regia di Ciccio Ingrassia, senza Franco Franchi, uscito nel 1975 con qualche successo.. Insomma, come parodia de “L’Esorcista” (1973) lasciava a desiderare, sia perché era girato con due lire davvero (gli interni sono stati fatti nella villa di Ciccio!), girato alla meno peggio (chi non ricorda l’errore di continuità al passaggio a livello – dove passano i pedoni anziché i treni – dove prima appare una Fiat 1500 che diventa una Lancia Fulvia mentre il passaggio a livello resta chiuso, per poi ridiventare il modello Fiat alla riapertura dello stesso), scritto senza inventiva (sembra in gran parte improvvisato), recitato come uno sketch d’avanspettacolo (Lino Banfi se la cava, ma Ubaldo Lay, che interpreta il Tenente Sheridan che faceva nei caroselli, sembra capitato per caso), effetti speciali assurdi, che forse avrebbero reso meglio nelle parodie interpretate da Gianni e Pinotto, ma, c’è un ma, alla fine tutti l’hanno visto, si fa vedere senza noia, c’è un certo ritmo e si sopportano gli stacchi fatti con l’ascia, nella copia sbiadita presa da qualche terza visione, da sembrare accorciata, per giunta ingrandita e quindi tagliata nel passaggio, assurdo, del quadro in 4/3 in 16/9, nel DVD uscito per Medusa; se non fosse che è l’unico modo per averlo a casa, sarebbe da evitare assolutamente.
L’Esorciccio però aveva delle cose buone, e chi scrive ha assurdamente visto prima questa parodia e poi, al cinema, nel 2000, il vero Esorcista, apprezzando i collegamenti che Ciccio aveva infilato nel suo film. Faceva davvero ridere la scena della festa in casa del Sindaco, con l’ospite che dava del nazista all’amico tedesco, proprio come accadeva nel film americano (“Io sono svizzero!”, si difendeva il dottore, interpretato dal buon Gigi Bonos, caratterista visto nei film di Bud Spencer e Terence Hill).
Sì, erano piuttosto patetici i tentativi di esorcismo con la recita “Aglio, olio e peperoncino, esci da questo lettino!”, ma Banfi che passa una notte d’inferno con il barbuto nel frigo, o il loro viaggio dall’Esorciccio, con le assurde indicazioni stradali (“Attenzione Rapina in corso”, o “Caduta Matti”, con Jimmy il Fenomeno che rotola dalle colline) fanno ridere. Per non parlare di Salvatore Baccaro in vesti femminili..O almeno, un motivo perché il film piace oggi ci sarà. Girato da Ingrassia nel periodo di litigio con Franchi, lancia all’ex partner una frecciata piuttosto acida, lanciando fuori dalla finestra un imitatore che, cercando di convincerlo delle sue abilità, ad un certo punto gli fa Franco Franchi.. Era in effetti la specialità di questo bravo imitatore, il cui nome lo ha rilevato il sito “Davinotti”: Ciccio Pasticcio, al secolo Andrea Maugeri, catanese di nascita che tra l’inizio degli anni Settanta per un decennio ha pubblicato qualcosa come dodici LP 45 giri di sue canzoni e imitazioni, tra cui ovviamente quella di Franco Franchi.. A proposito di canzoni, tanto vale ricordare le allucinanti due canzoni scritte apposta per il film? Se siete fortunati trovate anche il disco che contiene la canzone cantata da Ciccio Ingrassia e quella che canta Banfi quando è indemoniato, intitolata Sciamanin Rock (in pugliese Andiamocene Rock) autori Godi-Banfi.

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