mercoledì 19 giugno 2013

Domani a Roma omaggio ad Alberto Sordi

Romani! Cinefili e cinofoli, Sordiani D.O.C., non potete perdervi la giornata dedicata al grande Alberto Sordi, a dieci anni dalla scomparsa, organizzata dalla Scuola di Cinema "Zavattini" e dall'Irtem, in collaborazione con l'associazione internazionale "Figli del Deserto", il club di Stanlio e Ollio; un programma molto ricco ed interessante, centrato sulla carriera iniziale di Sordi - i primi ruoli, il doppiatore, il cantante, la rivista e la radio - e sul suo rapporto con la città dove nacque nel 1920 (devo dirvi quale? ma scherzate?). L'occasione sarà unica anche per i fan di Stanlio e Ollio: sarà proiettato, come parte finale della giornata, una copia restaurata del rarissimo film di montaggio Fuori da quelle Muraglie, uscito nel 1946 e sopravissuto in poche copie (una di queste appartiene al grande Lino Patruno, colonna del cabaret italiano - ricordate i Gufi? - e del jazz internazionale; è sopratutto un appassionato di prima categoria, di quelli che collezionano le pellicole in 16mm), ricostruito con allucinante bravura dal presidente della gabbia di matti Benedetto "Enciclopedia" Gemma. Volete sapere quando? Domani, 20 giugno, dalle 15 alle 22 (finché non ci cacciano, insomma), Via Ostiense 106, ex Sede ACEA e Musei Capitolini (Metro B, Garbatella). Volete sapere cosa? Leggete qui, dal blog del club di Stan e Babe: fra gli ospiti, Giancarlo Governi, Giandomenico Curi, Stefano Cacciagrano (che parlerà del Sordi in tv), Lino Patruno, dirige la giornata Enzopio Pignatiello, infaticabile organizzatore, ma sopratutto appassionato. Insieme, abbiamo realizzato un libro (che sarà gratuitamente distribuito ai presenti) che oltre a raccogliere una filmografia completa di Sordi e note biografiche, è di fatto il catalogo della Mostra di Caricature (accidenti, bellissime) fatte dal mio amico Luca "Liuk" Mauli, direttamente da Bologna. Prendete le ferie, licenziatevi, chiamate la baby-sitter, che ve siete messi in testa ahò?

sabato 1 giugno 2013

Il ricordo di Leslie Nielsen, un comico spuntato

Nel momento in cui sto scrivendo, in tv sta passando l'ennesima replica de La pallottola spuntata. E', ormai, un classico assoluto. E miei pensieri vanno quando, tre anni fa, morì il comico sbagliato. A partire dagli anni Ottanta, Leslie Nielsen è stato uno dei comici più amati, piuttosto analogo se pensate che Nielsen, nativo in Canada l’11 febbraio 1926, ha iniziato la sua lunghissima carriera in una categoria di film tutt’altro che comici. Lo storico Tenente Frank Drebin ha lasciato un vuoto incredibile, con lo stesso dispiacere di quando perdiamo uno zio divertente, magari tutto serio all’inizio e poi esplosivo alla fine, con la goliardia di quel tipo di attore brillante che non è comico, ma pensa in quella maniera. Verso la fine, aveva perso un po’ di smalto interpretando parodie un po’ troppo pesanti, ma rimarrà nella storia del cinema con quel frammento che è Naked Gun (La pallottola spuntata, 1988), fucilate di gag irresistibili divise in tre film che tutti noi abbiamo visto chissà quante volte. In più, Nielsen aveva partecipato, nella sua prima incursione comica, il capolavoro Airplane! (L’aereo più pazzo del mondo, 1980): se c’era una cosa veramente divertente, era vederlo così serio in un delirio tale che rivelò il suo talento nelle gag impossibili. Era perfetto per il demenziale.
La serie poliziesca era basata sulla serie tv Police Squad! della premiata ditta “Zucker, Abrahams & Zucker”, che morì dopo sei episodi nel 1982. Nielsen sembrava nato per quel ruolo. 
Come si è detto, ben prima di questa serie era uno degli attori più quotati per i grandi film drammatici. Nipote di un attore del cinema muto, Jean Hersholt, Nielsen ha trascorso gran parte della sua infanzia a Fort Norman, quando suo padre era di stanza lì con la Royal Canadian Mounted Police. A 17 anni venne arruolato nella Royal Canadian Air Force, ma era troppo giovane per essere addestrato e inviato al fronte. In seguito, lavorò alla radio, si trasferì a New York per studiare teatro, frequentò l’Actors Studio per poi debuttare in televisione, nel 1948, in un episodio della serie drammatica Westinghouse Studio One, della CBS (ruolo che gli venne pagato 75 dollari).
Dopo diversi lavori televisivi – soprattutto di speaker per documentari, grazie alla sua splendida voce da basso – debutta nel cinema con The Vagabond King (Il re vagabondo, 1956), operetta musicale diretta da Michael Curtiz. Nielsen ricordò il grande regista americano come “Un sadico, un sadico affascinante, ma un sadico”. Nonostante lo scarso successo, fu il suo ruolo nel film fantascientifico Forbidden Planet (Il pianeta proibito, 1956) a dargli la prima occasione della sua vita, tanto che la MGM lo scritturò con un contratto a lungo termine. Seguirono tra i tanti, Sesso debole? (1956), Una calda notte d'estate (1957) e La legge del più forte (1958). Nell’arco della sua carriera, Nielsen è apparso in oltre 100 film e 1.500 programmi televisivi, in oltre 220 personaggi. 
La svolta comica come si è scritto è avvenuta con il film Airplane!, dove il suo atteggiamento impassibile si scontrava  con l’assurdità continua delle situazioni. Rimarrà nella storia lo scambio di battute: “Certamente non puoi essere serio!” e lui, “Sono serio… e non chiamarmi Shirley”.
Il personaggio del Tenente Drebin era la parodia del poliziotto televisivo; fallito il lancio in tv, nel cinema funzionò perfettamente tanto che rilanciò la stella di Leslie Nielsen come comico. Ha anche girato un film da noi che non voglio citare. Alla fine della sua carriera, ripeté il ruolo del pasticcione, fallendo qua (Mr. Magoo, 1997), vincendo là (Spia e lascia spiare, 1996), ma sempre con la classe di chi come lui poteva permettersi di prendere per il culo il genere serio.